Mottarone 1491m |
15.03 |
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L’idea é quella di andare a fare un’escursione in racchette all’Alpe Devero. Appuntamento a Varese alle h 6:30. A quest’ora l’autostrada é deserta ed in breve siamo a Gravellona Toce (VB) da dove proseguiamo per la Valle di Devero, direzione Baceno. Anche qui c’é poco traffico e la cosa ci sembra strana. Arrivati a Goglio 1133 m, ultimo paese della valle, un cartello purtroppo ci indica che la starda resta chiusa per il pericolo di caduta valanghe. Rinunciamo per non rischiare, ma non ci perdiamo d’animo e decidiamo di andare in Val Formazza. Ritorniamo a Baceno e giriamo a sinistra in direzione Riale. Dopo pochi chilometri anche qui la strada é sbarrata per pericolo slavine. Sembrerebbe una giornata no, ma Marino propone di andare prima sul Lago d’Orta, a fare qualche foto e poi sul Mottarone, chiamata anche "La montagna dei due laghi" perché divide il lago Maggiore da quello d’Orta. Io che non c’ero mai stato, accetto volentieri. Nonostante il Mottarone 1491 m, sia una tra le montagne meno alte delle Alpi, dalla sua cima tondeggiante si gode di un panorama spettacolare. La vista a 360° spazia dalle Alpi Marittime al Monte Rosa, passando per la Pianura Padana ed i "sette laghi" (Orta, Maggiore, Mergozzo, Biandronno,Varese, Monate,e Comabbio). Nelle giornate di bel tempo, è facile scorgere la sagoma triangolare del Monviso.
Alle h 9:00 siamo ad Orta di San Giulio. Inserito nella lista dei paesi più belli d’Italia, a quest’ora è deserto e possiamo apprezzare le caratteristiche viuzze che portano alla bellissima Piazza Motta. Fotografiamo la Piazza e l’isola di San Giulio e decidiamo di andare al Sacro Monte. Il Sacro Monte di Orta fa parte del gruppo dei nove Sacro Monti prealpini che sorgono in Piemonte ed in Lombardia, ed è considerato patrimonio mondiale dell’UNESCO. Sorge sulla collina che si erge dal centro della penisola di Orta San Giulio, é stato costruito tra il 1590 ed il 1788 ed è dedicato a San Francesco di Assisi. Attraversiamo il bellissimo parco e ci portiamo alla sommità della collina dove sorge la chiesa dei Santi Nicolao e Francesco ed il Convento dei Frati Francescani. Da qui si gode di una bellisima vista sul borgo sottostante e sull’isola di San Giulio. Visitiamo la chiesa, ma non le 20 cappelle dedicate alla vita del Santo che sono sparse nel parco e decidiamo di ritornarci, con più calma. Scendendo fotografiamo i bellissimi fiori del Dente di cane. Rara pianta che cresce nei prati freddi delle Prealpi. Ha un unico fiore e fiorisce ad inizio primavera. Sono le h 10:30 e ci avviamo verso il Mottarone con l’idea di pranzare in cima godendo dello spledido panorama che ci offriva questa tiepida giornata di marzo. Alle h 11:00 iniziamo a salire verso la vetta ed in un’ora siamo in cima. La vista è magnifica: il Monte Rosa è vicinissimo, una leggera foschia rende i laghi sottostanti affascinanti e misteriosi e le Alpi Marittime si perdono tra nebbie lontane. Che spettacolo!! Finiamo di mangiare, carico la moka e dividiamo l’espresso con un altro escursionista che apprezza divertito. Scendiamo all’auto e ci portiamo a Verbania per attraversare il lago. Sul traghetto ripercorriamo la strana ma interessante giornata: partiti per fare una ciaspolata nella conca del Devero, ci siamo ritrovati ad Orta di San Giulio, al Sacro Monte e poi al Mottarone. L’esperienza ci è piaciuta e aspettando di poterci spostare in alto, non ci dispiacerebbe ripetere ancora qualcosa di simile.